La birra, in generale, non è un prodotto da stagionatura anche se, nel caso di quella artigianale, non essendo pastorizzata, tende ad evolvere nei primi mesi dopo la maturazione.
Il termine minimo di conservazione va da un anno e mezzo per le birre a bassa gradazione fino a due o tre anni per quelle ad alta gradazione e le Weizen. Esistono però delle eccezioni importanti: le Trappiste belghe e le Barley Wine si prestano ad un invecchiamento anche fino a 5 anni mentre le Lambic (con tappo di sughero) e le Imperial Stout posso arrivare anche fino a 20 anni!
La birra, soprattutto se artigianale, è un prodotto estremamente suscettibile a ossigeno, luce e sbalzi termici, per questo motivo i presupposti per una conservazione ottimale sono:
La luce degrada i composti aromatici della luppolatura e, oltre alla ovvia precauzione di stivare le bottiglie al riparo dalla luce, è fondamentale anche la giusta scelta del contenitore e cioè bottiglie in vetro marrone.
Specifica per la tipologia di birra (indicativamente 10°C per quelle a bassa fermentazione e 16°C per quelle ad alta), sono inoltre da evitare gli improvvisi sbalzi termici dovuti ad esempio al trasporto.
Per una corretta degustazione gli elementi fondamentali sono due: il bicchiere e la mescita.
La forma del bicchiere, tipica per ogni stile di birra, ha da un lato il compito di esaltare la schiuma che protegge la bevanda dal contatto con l’aria e dall’altro di esaltare le caratteristiche olfattive e gustative proprie di ogni birra.
Limita la superficie esposta al contatto con l’aria, per birre a bassa fermentazione che hanno aromi più delicati e vanno servite fresche.
Per birre ad alta fermentazione.
Per birre lambic o ad alta fermentazione molto corpose come le birre d’abbazia.
Per birre ad alta fermentazione ottenute da grano come le Weiss.
Appronfondisci andando all'articolo "Ad ogni birra il suo bicchiere" [PROSSIMAMENTE]
La prima cosa da fare è verificare che il bicchiere sia pulito, privo di odori e privo di residui di detergenti e brillantanti i quali, oltre agli ovvi problemi di salute, impattano negativamente sul gusto della birra e sulla formatura e persistenza della schiuma.
Successivamente effettuare una sciacquata con acqua fredda dell’interno del bicchiere per abbassare la temperatura del bicchiere al fine di evitare shock termici alla birra e da non permettere alla schiuma di “attaccarsi” alle pareti restando così persistente e compatta più a lungo.
Si può quindi versare la birra nel bicchiere avendo l’accortezza di tenerlo leggermente inclinato procedendo con decisione e senza interruzioni fino al livello di riempimento voluto avendo cura di ricercare la formazione di una schiuma corposa.
La “finitura” della schiuma è una caratteristica tipica dello stile della birra ma anche del paese in cui ci si trova, ad esempio in Italia la schiuma si preferisce al filo del bordo del bicchiere ma non strabordante, in Germania è preferita una schiuma molto compatta e debordante, in Belgio la sommità della schiuma deve essere ghigliottinata con una spatola. Le birre inglesi, escluse le Stout, devono essere servite con una schiuma molto ridotta.